Politica economica e fiscale
Riforma fiscale UE (cepInput)
cepInput
Marc Uzan e Victor Warhem, autori dello studio, accolgono con favore gli sforzi di riforma avviati da Bruxelles. Gli economisti del CEP di Parigi propongono conseguentemente una strategia del tipo "bastone e carota".
"I rischi infatti rimangono considerevoli. L'Europa meridionale continua ad essere minacciata da forti problematicità qualora i margini di manovra fiscale venissero bruscamente ridotti. Gli investimenti pubblici ne risulterebbero nuovamente frenati. La conseguenza sarebbero nuove tensioni nella zona euro e quindi, in fondo, una minaccia alla sovranità economica dell'intera UE ", avverte Warhem.
Secondo Uzan, mentre appare necessario mantenere delle rigide regole fiscali sotto forma di “Patto di stabilità e crescita” "per inviare un segnale credibile e affidabile di disciplina fiscale ai mercati". Però "al fine di garantire insieme la sostenibilità del debito e ridurre i rischi di una dittatura fiscale, i responsabili politici europei dovrebbero costruire una grande e permanente capacità di investimento centrale, la quale dovrebbe essere ispirata dall’attuale programma di investimento NextGenerationEU", suggerisce il direttore del CEP di Parigi.
"Questa nuova fonte di risorse potrebbe finanziare la transizione ecologica", aggiunge, e questa opportunità dovrebbe anche permettere di "perfezionare finalmente una zona euro ancora incompleta", sottolinea Uzan.
L'11 e il 12 marzo, con un vertice sotto la presidenza francese, verrà delineato un nuovo modello europeo di crescita. Poi una proposta ufficiale della Commissione è attesa per giugno 2022 e dovrà essere implementata entro il 2024.
Scarica il PDF
Riforma fiscale UE (cepInput) (pubblicizzato 22.02.2022) | 1 MB | Download | |
|