l'IA mina la scienza e l'istruzione - eppure resta utile

"I dati empirici sullo stile di scrittura dimostrano che i grandi modelli linguistici stanno cambiando le nostre pratiche informative più della pandemia di Covid", afferma l'esperto di digitalizzazione del Cep Anselm Küsters, autore dello studio. I contenuti generati dall'IA stanno già influenzando numerosi processi scientifici, ad esempio rendendo più difficili i consueti processi di peer review o manipolando sistematicamente le riviste scientifiche. Inoltre, all'interno delle discipline scientifiche si registra un crescente divario, basato sulla mancanza di conoscenza dell'IA, che ostacola il progresso scientifico. Inoltre, ci sono preoccupazioni strutturali riguardo al ruolo dei fornitori di IA nell'istruzione, come l'accesso asimmetrico ai servizi di IA all'avanguardia e i significativi problemi di sviluppo e implementazione con modelli in lingua non inglese.

"Non basta fornire a ogni studente un account ChatGPT per migliorare l'apprendimento", sottolinea Küsters. L'esperienza iniziale ha dimostrato che un'attenta personalizzazione degli strumenti di IA è essenziale per un'efficace integrazione nell'istruzione, al fine di ottenere un effetto duraturo. Per consentire un uso responsabile della nuova tecnologia, i corsi di IA dovrebbero essere obbligatori a tutti i livelli di istruzione e riguardare, oltre alle nozioni tecniche di base, anche l'etica, gli esempi di applicazione pratica e le capacità generali di risoluzione dei problemi. Inoltre, è necessario un supporto mirato per i modelli linguistici basati su lingue poco rappresentate, nonché linee guida interne specifiche per monitorare l'uso etico dell'IA nell'istruzione e garantire la trasparenza. "L'IA generativa può promuovere la creatività e rendere più accessibile la conoscenza, oltre all'analisi dei dati e al supporto alla scrittura che sono già comuni. Questo è essenziale per la futura competitività dell'Europa", afferma Küsters.