Energia
Sovranità energetica dell‘UE (cepAdhoc)
cepAdhoc
"La Commissione vuole fissare dei massimali di prezzo per il gas e l'elettricità in tutta l'UE. Non si dovrebbe pensare ad una simile strada. Ha più senso fornire un sostegno finanziario mirato alle famiglie con redditi bassi e medi ed alle aziende in difficoltà", dice l'esperto giurista di energia del CEP, Götz Reichert, che ha analizzato i piani della Commissione europea, discussi poi anche in modo controverso dai capi di stato e di governo a Versailles il 10 marzo 2022, insieme agli economisti Svenja Schwind e Martin Menner.
Per rendere l'approvvigionamento energetico dell'Europa indipendente dalle importazioni di combustibili fossili dalla Russia, il CEP, nell’attuale situazione, consiglia l'uso temporaneo e maggiore di carbone di origine non russa. "Questa misura infatti a livello complessivo non avrà alcun effetto dannoso per il clima. Il sistema per lo scambio di quote di emissione dell'UE infatti impedirà l'aumento incontrollato delle emissioni di gas a effetto serra, limitando e abbassando le emissioni complessive", sottolinea Martin Menner.
Tuttavia, gli esperti del CEP sono scettici su un rapido raggiungimento dell’indipendenza. "Anche se tutti i piani dell'UE fossero effettivamente attuati è impossibile sostituire tutte le importazioni russe entro la fine di quest'anno. Le imprese e i consumatori non avranno altra scelta che risparmiare più energia. La presidente della Commissione Ursula von der Leyen, ha del resto già invitato i cittadini a farlo", sottolinea Svenja Schwind.
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Sovranità energetica dell‘UE (cepAdhoc) (pubblicizzato 11.03.2022) | 1,020 KB | Download | |
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