Protezione dei depositi (cepAnalisi del COM(2023)228)
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Mercati finanziari

Protezione dei depositi (cepAnalisi del COM(2023)228)

Philipp Eckhardt
Philipp Eckhardt
Dr. Anastasia Kotovskaia, LL.M.
Dr. Anastasia Kotovskaia, LL.M.

Fallimenti bancari, squilibri, crisi finanziarie: con i miglioramenti alla cosiddetta direttiva sui sistemi di garanzia dei depositi (DSGD), la Commissione europea intende proteggere meglio i risparmiatori e rafforzare la fiducia nel sistema finanziario. Nella propria analisi il Centres for European Policy Network (CEP) afferma che la riforma prevista presenta ancora approcci sia positivi che negativi.

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"L'inclusione del settore pubblico nell'assicurazione dei depositi è un arma a doppio taglio. Da un lato, può eliminare gli ostacoli amministrativi e ridurre le incertezze legali. Dall'altro, può portare però anche all'incapacità di valutare adeguatamente i profili di rischio delle diverse banche", afferma Anastasia Kotovskaia, esperta finanziaria della sede di Berlino del CEP che, insieme all'esperto finanziario della sede di Friburgo del CEP, Philipp Eckhardt, ha esaminato gli sforzi della Commissione per eliminare le carenze esistenti.

Secondo gli analisti del CEP, la fissazione di un importo minimo di 500.000 euro e di un periodo massimo di sei mesi, per i depositi temporaneamente elevati, contribuisce alla standardizzazione e riduce gli oneri amministrativi. Tuttavia, le differenze di reddito e ricchezza negli Stati membri potrebbero giustificare anche livelli diversi di protezione dei depositanti.

Inoltre, i ricercatori del CEP vedono pure il pericolo di comportamenti implicanti “azzardo morale”. "Se le banche possono contare sul sostegno di “misure preventive” in caso di crisi bancaria, potrebbero, infatti, essere tentate di scegliere modelli di business più rischiosi", avverte Eckhardt. Non si possono escludere conseguentemente distorsioni della concorrenza e c'è il rischio che vengano sostenute banche la cui uscita dal mercato sarebbe invece giustificabile da un punto di vista economico. Pertanto, tali misure non dovrebbero essere esplicitamente favorite. Inoltre, la “verifica del minor onere”, prescritta in modo armonizzato per esaminare il rapporto costo-efficacia delle varie misure di intervento dei sistemi di garanzia dei depositi, possono evitare che i fondi dei sistemi di garanzia dei depositi vengano utilizzati in modo eccessivo. Tuttavia, tali minori oneri, possono essere sistematicamente solo stimati. Le decisioni basate su tali verifiche non sono quindi esenti da potenziali errori e pregiudizi.

Gli sforzi politici per garantire che i protagonisti del riciclaggio di denaro non godano della protezione dei depositanti sono, secondo Anastasia Kotovskaia, giustificati "per mantenere la fiducia dei depositanti onesti nella protezione dei depositi". Tuttavia, diversi ostacoli giuridici concreti dovrebbero ancora essere rimossi. Questi riguardano in particolare il fatto che i sistemi di garanzia dei depositi e le autorità di vigilanza non vengano regolarmente informati dell'avvio di indagini sul riciclaggio di denaro.

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