Ambiente
La legge francese sul clima e la resilienza
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Secondo il CEP, già la tempistica della legge francese sul clima è stata "estremamente sfortunata". Mentre la legge di Bruxelles è stata presentata il 14 luglio, Parigi ha adottato la legge francese solo un giorno prima. "Anche prima della pubblicazione del pacchetto climatico dell'UE, sarebbe dovuto essere chiaro al governo francese che non avrebbe mai dovuto approvare una legge sul clima superata dalla realtà", hanno evidenziato gli esperti del CEP.
La Francia, che ha assunto la presidenza del Consiglio dell’UE ora a gennaio, quindi finirà per avere un ruolo chiave anche per la concretizzazione del pacchetto clima dell'UE. "Da questa prospettiva, sarebbe strategico per la Francia essere tra gli stati membri che sostengono in modo più deciso gli obiettivi di Bruxelles. Parigi, quindi, dovrebbe essere la prima a correggere rapidamente i propri obiettivi climatici nazionali", osservano gli autori.
La Francia continua a fare affidamento, in particolare, sull'espansione dell'energia nucleare per ridurre i gas ad effetto serra. Attualmente, il paese gestisce 56 centrali nucleari. Oltre al gas naturale, la Commissione europea sta tendendo ad includere anche l'energia nucleare nella cosiddetta tassonomia verde e quindi dichiararla ecologica. "Anche se la costruzione di più centrali nucleari francesi ora sta ricevendo ufficialmente la benedizione di Bruxelles, la Francia sta comunque fissando i propri obiettivi climatici al di sotto della media UE. Questo è un danno politico", criticano però i ricercatori francesi del CEP.
La pubblicazione è disponibile in lingua inglese
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La legge francese sul clima e la resilienza (pubblicizzato 18.01.2022) | 448 KB | Download | |
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