Consumatori e salute
Gravi minacce sanitarie transfrontaliere (cepAnalisi della COM2020_727)
cepAnalisi
"Ha senso che la Commissione stia lavorando a delle regole chiare sullo sfondo dell’esperienza avuta per la pandemia da Coronavirus. Tuttavia, è sconcertante che Bruxelles non definisca chiaramente nel regolamento cosa sia un'emergenza transfrontaliera, in quali condizioni si verifichi, quanti Stati membri debbano essere interessati e quando un tale stato di emergenza finisca di nuovo", critica l'esperto giuridico del CEP, Patrick Stockebrandt, che ha scritto la relativa “cepAnalisi” insieme alla coautrice Nathalja Nolen.
Secondo Stockebrandt, gli Stati membri non vengono sufficientemente coinvolti nella decisione. "La determinazione di una tale emergenza deve essere fatta almeno nel Comitato di sicurezza sanitaria dell'UE. Perché una tale decisione porta a poteri speciali per le istituzioni europee. Pertanto, gli Stati membri devono essere coinvolti ad alto livello politico".
Il Parlamento discuterà la proposta il 13 settembre. Si tratta di una delle tre pietre miliari di una riforma dell'architettura sanitaria dell'UE, divenuta necessaria a causa della pandemia da COVID, ma pure per una serie di deficit esistenti nel coordinamento europeo del settore sanitario. Oltre a nuove competenze per l'Agenzia europea dei medicinali (EMA), questo include anche un rafforzamento del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC).
Nel campo della prevenzione, gli Stati membri ora manifestano l’intenzione di maggior integrazione. "Il fatto che l'Unione europea voglia creare degli standard comuni è decisamente da accogliere con favore", sottolinea l'esperta del CEP, Nolen.
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Gravi minacce sanitarie transfrontaliere (cepAnalisi della COM2020_727) (pubblicizzato 31.08.2021) | 516 KB | Download | |
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