Mercato interno e concorrenza
Abuso di posizione dominante e il Digital Markets Act
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Il principale elemento critico emerso dall’analisi del CEP : "In caso di infrazione, le aziende sono minacciate di doppia imputazione e doppia sanzione, sia attraverso l'applicazione del nuovo DMA, sia sulla base del vigente diritto della concorrenza dell'UE. Questo sarebbe però vietato in linea di principio, anche perché viola l'articolo 50 della Carta dei diritti fondamentali dell'UE" dice l’esperto giurista del CEP, Lukas Harta, che è l’autore dello studio.
Eppure "La Corte di giustizia europea (CGUE), alla luce della sua precedente giurisprudenza, considererà presumibilmente ammissibile la doppia incriminazione. Tale linea però dovrebbe essere corretta. La CGUE quindi invitata a rivedere ora la sua linea giurisprudenziale precedente", sottolinea l'esperto del CEP.
Secondo Harta, almeno la doppia sanzione dovrebbe essere dichiarata inammissibile dalla CGUE: "La Commissione dovrebbe poi seguire tale orientamento della Corte, escludendo quindi la doppia sanzione e il Parlamento dovrebbe adattare di conseguenza il progetto di legge ".
Secondo l'attuale progetto di regolamento messo a punto dalla Commissione, le aziende bigtech potrebbero dover rischiare di affrontare sanzioni fino al 10 per cento del loro fatturato annuale e quindi miliardi di euro di multe per le violazioni del DMA.
La pubblicazione integrale è disponibile in lingua inglese.
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Abuso di posizione dominante e il Digital Markets Act (pubblicizzato 28.09.2021) | 439 KB | Download | |
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